Nudo e crudo, pronto per voi

Rosso, Viola e Rosa sgusciato e devenato

Le bustine pronte all’uso in mono porzione da 100 g, sono le nuove referenze di BOX22: Gambero Rosso, Gambero Viola e Gambero Rosa sgusciato e devenato.

Il prodotto viene abbattuto e sanificato per il consumo a crudo direttamente a bordo dei Pescherecci  subito dopo la cattura nel Canale di Sicilia e confezionato dal nostro laboratorio di Mazara del Vallo.

Le carni delicatissime di questi straordinari crostacei, con il nostro trattamento a bordo, conservano completamente integre le loro caratteristiche organolettiche.

Le praticissime confezioni in monoporzione, decongelabili in acqua fredda in pochi minuti, si prestano a molteplici utilizzi: tartare di gambero, carpaccio o battuto di gambero, cruditè di crostacei, pregiato condimento per pasta.

In realtà con questa pratica proposta di BOX22 non c’è limite alla fantasia dello Chef.

Packaging: 10 bustine da 100 g in confezioni da 1000 g

Il “Rosso di Mazara” di Paolo Giacalone

 

Lo abbiamo pescato nel Mar Mediterraneo alla profondità di circa 700 metri, in acque incontaminate, e dopo averlo selezionato con cura è stato surgelato ad una temperatura di circa -50°C per poter garantire un prodotto di assoluta freschezza e genuinità.

Tutte le fasi della lavorazione sono state eseguite dal mio equipaggio a bordo del motopesca e nessun’altra manipolazione é intervenuta successivamente.

Il “Rosso di Mazara” é l’unico gambero rosso al mondo certificato “Friend of the Sea” perché per noi pescatori il rispetto del mare e delle specie marine sono una priorità.

Riserva Paolo Giacalone

BOX22  é orgoglioso di annunciare l’accordo commerciale con Rosso di Mazara per la distribuzione per il nord est della proverbiale Riserva Paolo Giacalone.

Paolo Giacalone é stato il personale e fidato fornitore di Gualtiero Marchesi e oggi continua ad essere il punto di riferimento di ristoranti stellati in tutto il mondo che vogliono poter disporre di questa straordinaria ed unica materia prima.

Il Gambero Riserva Paolo Giacalone, non é come gli altri. É frutto di una selezione rigorosa effettuata personalmente dalle mani esperte del capitano. La cura dei dettagli e la sua maniacale vocazione alla qualità culminano nel sigillo RISERVA.

La Riserva Paolo Giacalone  é divenuta simbolo di eccellenza che esprime l’unicità del vero Gambero di Mazara del Vallo oggi apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo.

I Gamberi di Paolo Giacalone sono stati giudicati in numerosi panel test di esperti internazionali che ne hanno valutato le eccellenti proprietà organolettiche, riconoscendo il massimo dei punteggi al colore, consistenza della carne, profumo e gusto.

I Gamberi di Paolo Giacalone sono gli unici al mondo certificati “Sulfites Free” dal prestigioso Istituto Merieux Nutrisciences di Chicago che ha effettuato le analisi microbiologiche  sul prodotto verificando la totale assenza di Solfiti e Metabisolfiti.

Paolo Giacalone, inoltre, é l’unico ad oggi che può vantare di lavorare solo prodotto pescato dalla propria flotta di Pescherecci; tutti dotati della particolare attrezzatura necessaria per la tecnica di surgelazione “flash freezing process”, ovvero di surgelazione istantanea.

I gamberi appena pescati subiscono uno shock termico ad una temperatura di -50° C nei  tunnel di surgelazione, mantenendo così totalmente integre le proprietà nutrizionali, la consistenza ed il gusto.

Da oggi BOX22 può finalmente offrire questo straordinario prodotto a tutti i suoi pregiati Clienti.

In arrivo Sua Maestà Tonno Rosso del Mediterraneo

Sbarcano da oggi a Trapani i Bluefin del Mediterraneo (Tunnus Thynnus) pescati in prossimità delle isole Egadi.
Incastonata tra le Egadi in particolare si conserva ancora la più famosa delle Tonnare Siciliane, la Tonnara di Favignana, ufficialmente denominata Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica

l’Ex Stabilimento Florio ha operato ininterrottamente dal 1841 fino al 2007 anno in cui l’attività economica è definitivamente cessata per essere oggi trasformato in Museo della Storia della Pesca.
Oggi i Tonni Bluefin non vengono più pescati con la tradizionale tecnica della “Mattanza” ma intercettati già al largo, una volta individuato il branco, con reti a circuizione, le cosiddette Tonnare volanti.

Disponibile Porzionato Sottovuoto
Fresco o Surgelato a – 50° C

I Tonni vengono immediatamente lavorati allo sbarco presso gli stabilimenti di Trapani dei nostri Partners. Su prenotazione il prodotto viene porzionato per i nostri clienti in filoni di polpa e ventresca.

  • Filetto fresco € 25,00 /Kg
  • Ventresca fresca € 28,00 /Kg
  • Filetto gelo € 27,00 /Kg
  • Ventresca gelo € 30,00 /Kg

I prezzi si intendono per la lavorazione del tonno intero. La lavorazione può avvenire secondo specifiche richieste del cliente o secondo il nostro standard:

Buone e sante

La cappasanta deriva il suo nome dall’usanza medievale dei pellegrini cristiani sul cammino di Santiago di Compostela. Dopo aver attraversato Francia e Spagna ed essere arrivati alla meta a Santiago i pellegrini raccoglievano le conchiglie e se le appendevano addosso come portafortuna.

Tuttavia le cappesante venivano consumate molto prima del medioevo. Alcuni archeologi infatti hanno dimostrato che questi molluschi marini siano stati tra i primissimi alimenti consumati dall’umanità.

Il primo scrittore dell’antichità che nomina le cappesante, esaltandone il loro gusto fu il filosofo greco Aristotele, che raccomandava di: “cucinarle alla griglia e cospargere il frutto con dell’aceto, al fine di esaltare la loro dolcezza“. 

Ulteriori evidenze storiche sul loro consumo ci sono però anche pervenute da diversi scrittori Romani. La cappasanta é infatti simbolo di Venere, dea delle bellezza e dell’amore, emblema di fertilità femminile.

Si possono consumare in diverse maniere scottate o a crudo.

Provale con la nostra ricetta:

Risotto di asparagi e cappesante mantecato all’avocado

 

Risotto con asparagi e cappesante mantecato all’avocado

Ingredienti per 4 Persone

  • 250 g riso Carnaroli  
  • 500 g asparagi verdi
  • 10 cappesante
  • 1 avocado maturo
  • 1/2 bicchiere di Vino Bianco 
  • brodo vegetale (cipolla, carota, sedano)
  • 1 limone
  • 1 scalogno
  • Olio EVO qb
  • Sale e pepe qb

Preparazione

Preparare il brodo vegetale facendo bollire per 20 minuti cipolla, carota sedano e la parte più dura degli asparagi. 

Tagliare 1/2 cipolla e farla soffriggere in una padella con olio EVO fino a renderla traslucida. Nel frattempo tagliare a pezzetti le punte degli asparagi, tenendone da parte alcune intere per la decorazione, e aggiungerli al soffritto, .

Aggiungere il riso al fondo facendolo tostare per un paio di minuti, sfumare con il vino bianco. Una volta evaporata la parte alcolica, portare a cottura aggiungendo il brodo un mestolo alla volta.

Pulire bene le cappesante dividendo il corallo dal frutto ed eliminando la sacca sabbiosa. Tritare grossolanamente il corallo e insaporire 2 minuti in padella con un po’ di olio EVO e con le punte degli asparagi regolando di sale e pepe.

Separare gli asparagi interi per la decorazione ed aggiungere il resto al risotto in cottura, continuando ad aggiungere a poco a poco il brodo vegetale per completare la cottura. Nel frattempo soffrigegre 1 minito le cappesante con olio EVO e regolare di sale e pepe.

A questo punto sbucciare l’avocado e schiacciare la polpa con i rebbi di una forchetta in una terrina aggiungendo il fondo di cottura delle cappesante e il succo di 1/2 limone; regolare di sale e pepe.

Una volta ultimata la cottura del risotto, togliere dal fuoco e mantecare con il composto di avocado. Impiattare il risotto e guarnire il piatto aggiungendo in superficie le cappesante e gli asparagi. Condire con un filo d’olio EVO e una macinata di pepe

Le Moeche, simbolo della laguna di Venezia

Ecco le Moeche del BOX22, vive e freschissime !

Le moleche, dette anche “moeche”, mutano il carapace due volte all’anno, in primavera e in autunno. Il pescato viene suddiviso in base alle diverse fasi della muta, in modo da scegliere solo quelle adatte al consumo.

Gli “spiantani” sono quelle che perderanno il carapace entro pochi giorni, i “boni” in attesa di muta entro qualche settimana, i  “matti” cambieranno il carapace nella stagione seguente e quindi vengono rimessi a dimora in laguna in attesa della raccolta successiva.

La raccolta delle moleche avviene con dei contenitori  chiamati “vieri”, che vengono calati nella zone basse e sabbiose della laguna e periodicamente controllati. Negli stessi contenitori vengono tenuti i “boni” in vista della muta imminente.

Nel momento in cui cade il vecchio carapace le moleche risultano tenere e pronte per essere gustate.

Provale con la nostra ricetta:

Moeche fritte

Moleche o “moeche” fritte

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg di moeche
  • 4 uova intere
  • sale q.b.
  • farina doppio zero q.b.
  • olio di semi q.b.
  • una manciata di formaggio grana grattugiato
  • prezzemolo q.b.

Preparazione

In una ciotola alta sbattere due uova intere con il sale il formaggio grattugiato.

Immergere le moleche ancora vive in questo composto e dopo circa 2 ore lo avranno quasi del tutto mangiato.

Preriscaldare abbondante olio di semi a 175 °C in una padella dai bordi alti.

Sbattere le rimanenti uova in una ciotola aggiungendo un po’ di sale. Immergere le moeche e ripassarle nella farina.

Sarebbe consigliabile spuntare le zampette con una forbice perché non diano fastidio al palato.

Friggerle nell’olio ben caldo per qualche minuto e servite con un contorno di verdure grigliate.

Secondo una variante più pratica e secondo taluni più rispettosa del particolare sapore di alga di laguna si possono semplicemente infarinare e friggere senza la preventiva alimentazione con l’uovo e il formaggio.

Servire con un contorno di verdure grigliate o più tradizionalmente con una polentina tenera.

Risotto di Gò

Ingredienti per 4 persone

  • 320 g di riso Carnaroli
  • 16 ghiozzi (gò) di media misura
  • 2 cipolle
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 limone
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1⁄2 bicchiere di vino bianco secco brandy
  • 40 g di burro
  • olio extravergine d’oliva
  • Grana padano grattugiato
  • farina
  • pepe 

Preparazione

Eviscerare i gò e lavarli bene con acqua e limone. Diliscare e sfilettare 12 pesci, lasciandone 4 interi per la guarnizione del piatto. Preparare un brodo di pesce lasciando bollire per 30 minuti teste e lische assieme a una cipolla, una carota e una costa di sedano.

In una risottiera preparate un soffritto con il trito della seconda cipolla e di uno spicchio d’aglio. Aggiungere i filetti di gò e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Aggiustare di sale e pepe, continuando la cottura per un altro minuto.

Aggiungere il riso dopo averlo tostato per circa 3 minuti, insaporire bene mescolando di continuo e portare a cottura aggiungendo piccole quantità di brodo.

Spegnere la fiamma e mantecate il risotto con il burro freddo e il grana padano grattugiato. Completare la mantecatura con una spruzzata di brandy e il succo di mezzo limone. 

Impiattare, guarnendo ogni porzione con un ghiozzo infarinato e fritto, e una spolverata di prezzemolo tritato.

Arrivano i Gò, risotto per tutti

Ecco i Gò ! non sono ancora patrimonio dell’Unesco, ma forse sono ancora di più…. sono patrimonio della Laguna Veneta.

I gò sono i ghiozzi, dei pesciolini presenti in laguna con carni gustosissime, una vera prelibatezza per intenditori. Un tempo i pescatori si preparavano il “broeto de go” direttamente in barca, usando l’acqua del mare. 

Provali con la nostra ricetta:

Risotto di Gò